Quanto serve la fisioterapia?
Serve l’esercizio fisico?
Posso fare da solo oppure è meglio non fare nulla per risparmiare le forze?
In questo articolo ti parlo di alcuni suggerimenti che possono fare la differenza, frutto della mia diretta esperienza da malato. E te ne parlo per fare in modo che tu non commetta i miei stessi errori.
COME PROLUNGARE I BENEFICI DELLA FISIOTERAPIA
Voglio tornare a parlarti dell’importanza dell’esercizio fisico in quanto spesso mi sono confrontato con molti malati di sclerosi su questo argomento, ne ho già parlato in un altro video ma è talmente ricco di sfaccettature che ritengo interessante condividere con te qualche osservazione ulteriore.
LA MIA ESPERIENZA
Per quanto riguarda la mia diretta esperienza da malato, fin dai primi momenti il mio neurologo mi ha sempre suggerito di fare un minimo di esercizio fisico, anche poco ma costantemente.
“Non è necessario ammazzarsi di fatica” mi diceva, “ma è importante non restare fermi in quanto la massa muscolare si riduce, i movimenti diventano sempre più difficoltosi ed è sempre più difficile recuperare il tempo perso”.
E devo ammettere che anche io inizialmente preferivo non fare nulla per non stancarmi ma fortunatamente poi ho capito che il mio non era il modo più efficace per contrastare le difficoltà e con l’aiuto di un bravo fisioterapista ho cambiato le mie abitudini.
Trovo però che sia importante fare una distinzione tra quello che puoi fare con un fisioterapista e quello che puoi fare e dovresti fare da solo quando torni a casa.
Il lavoro con il fisioterapista è importantissimo: un bravo professionista può indicarti e insegnarti gli esercizi più adatti e può aiutarti a eseguirli nel modo corretto.
Ti dico questo perché esiste il rischio che tu trasformi inconsapevolmente la tua ora di fisioterapia in un vicolo cieco, nel senso che demandi a lui tutto il lavoro, la tua forza di volontà e il tuo impegno e pensi che stai facendo il massimo.
Mi spiego meglio:
Ci vai perché hai un appuntamento, magari prescritto dal medico. Lo sai che ti serve ma ci vai controvoglia, è una scocciatura. Forse in quell’ora ti impegni e ascolti i suggerimenti ma, poi, durante la settimana non ti applichi.
Ed è comprensibile: nessuno ha mai voglia di fare i compiti.
Ma non dimenticare che tu vai dal fisioterapista non perché hai un problema con una caviglia o un polso che poi si sistemeranno, ma ci vai per una malattia degenerativa, subdola, che ti alita sul collo e non ti molla un attimo.
Costa una fatica tremenda ma il tuo ruolo è fondamentale nel tuo processo di cura e deve essere il più attivo possibile se vuoi ottenere qualche risultato.
Ti interessa il mio modo di affrontare la malattia?
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I TUOI VANTAGGI SE TI APPLICHI
Fare esercizi a casa ti aiuta a:
- mantenere i tuoi muscoli elastici
- conservare il più possibile il tono muscolare
- migliorare la coordinazione e il tuo equilibrio
- preservare la memoria cellulare, il ricordo nelle tue connessioni neurali del movimento.
Ti garantisco che se ti fisserai piccoli obiettivi facilmente raggiungibili vedrai i risultati e ti verrà voglia di impegnarti di più, migliorando così la tua determinazione nel mantenere un impegno con te stesso
Non ti serve tanto, bastano anche solo dieci minuti, al netto delle tue difficoltà ma tutti i giorni. Per esempio puoi organizzare la tua prima ora del mattino. Ne parlo in un artico che trovi se clicchi qui.
Meno tempo di quanto ne perdi con un telefonino in mano. Lo facciamo tutti e ne ho parlato in questo articolo sulla gestione del tempo.
Se non vai da un fisioterapista puoi trovare semplici esercizi ovunque, internet offre un’ampia scelta. Ti serve solo la giusta motivazione e spero di essere riuscito in qualche modo a dartela.
Puoi sempre contattarmi, se vuoi conoscere la mia routine oppure scoprire quali difficoltà ho affrontato e quali strategie ho adottato per rinforzare la mia motivazione.
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