Quanto può incidere l’alimentazione nella gestione della stanchezza e di altri disturbi legati alla Sclerosi Multipla? Ti racconto la mia esperienza personale.
Voglio parlarti dell’importanza dell’alimentazione nella gestione della sclerosi multipla, ma, non essendo io né un medico né un nutrizionista, tengo a chiarire fin da subito che quello che ti dirò in questo video è frutto della mia ricerca, della mia diretta esperienza da malato e dal confronto che ho avuto in questi anni con molti pazienti.
L’IMPORTANZA DELL’ALIMENTAZIONE
Nel 2011, al momento della mia diagnosi non esistevano ancora dei farmaci specifici per la mia forma di Sclerosi, la Primaria Progressiva e questo fattore ha paradossalmente favorito la mia volontà di intervenire in prima persona anziché disperarsi o restare fermo ad aspettare una cura.
Il mio bisogno di trovare una soluzione mi ha spinto a ricercare, ad informarmi e confrontandomi con l’esperienza di altri malati ho capito che su alcuni aspetti comuni alle tre forme di sclerosi multipla ognuno di noi, se vuole, può intervenire direttamente.
Sto parlando di infiammazione, stanchezza cronica e difficoltà intestinali.
Il modo migliore per far si che il tuo corpo sia il più possibile resistente agli attacchi della malattia è quello di metterlo in condizione da un lato di ridurre il più possibile l’infiammazione che causa la nostra reazione spropositata del sistema immunitario e dall’altro dare al corpo la possibilità di accumulare energia evitando il più possibile di sprecarla.
Quindi oltre alle tecniche di respirazione e meditazione che ho messo in atto per abbassare lo stress e l’ansia che contribuivano ad indebolire il mio livello energetico, il passo successivo è stato quello di cercare di aumentare la mia energia.
LA DOMANDA CHIAVE
Attraverso cosa produci l’energia necessaria al funzionamento del tuo organismo?
La risposta è ovvia e la conosci anche tu: Il cibo, il nostro carburante
Non ci sono dirette correlazioni tra alimentazione e contrasto alla malattia, ma con un minimo di logica e di deduzione chiunque può elaborare una serie di concetti facilmente condivisibili.
Inoltre a nostra disposizione esiste un’ampia letteratura scientifica che dimostra che una serie di alimenti complicano i nostri processi digestivi e aumentano l’infiammazione ed è quindi opportuno eliminarli dalla nostra dieta.
Ad esempio carni rosse, latte e prodotti derivati, la farina 00, cibi precotti, dolciumi confezionati, zucchero, junk food… In parole semplici: Il cibo deve avere due qualità essenziali: deve essere nutriente e facile da digerire.
Lo ripeto: non sono un nutrizionista e non voglio farti un elenco dei cibi da evitare. E lo sottolineo, è bene affidarsi ad un nutrizionista: il fai da te non è sempre la mossa vincente. Tuttavia, lascia che io condivida con te la mia esperienza personale.
Ti interessa il mio modo di affrontare la malattia?
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IL MIO TEST SULL ‘ALIMENTAZIONE
Sulla base di questa riflessione e dopo essermi molto documentato, per quattro anni ho seguito una dieta vegana – crudista all’80%, ovvero frutta e verdura prevalentemente crudi, il così detto cibo vivo, e questo perché i cibi non cotti preservano maggiormente le loro proprietà organolettiche e nutritive.
Bevevo un litro di estratto di carota ogni giorno, spremute ogni mattina, mangiavo poco ma spesso durante la giornata.
I MIEI RISULTATI
Grazie a questo tipo di alimentazione ho ottenuto:
- digestioni rapidissime e conseguente lucidità mentale e vitalità nell’arco della giornata, niente spossatezza e appannamento.
- fine di ogni problema intestinale. Anche per andare in bagno servono muscoli ed energia. Io ci vado regolarmente tutti i giorni, e senza utilizzare farmaci o intrugli magici.
- Nessuna comparsa di nuove placche nelle mie RM.
Per contro avevo una qualche carenza vitaminica, perché il fai da te non è sempre la scelta perfetta, ma con qualche consiglio di un professionista ho corretto la mia dieta introducendo un po’ di pesce, un poco di carne bianca e qualche vitamina del gruppo B.
E così continuo ancora adesso da allora, sto molto bene e sono anni che non mi ammalo.
E intendiamoci: ogni tanto mi concedo di sgarrare e lo faccio a cuor leggero.
Perché anche lo spirito ha bisogno di cure. il buon umore che nasce da una mangiata in compagnia con amici o in famiglia è fondamentale ma è altrettanto fondamentale che capisci la differenza tra mangiare e nutrirsi.
Se vuoi approfondire l’argomento contattami pure.
Possiamo confrontarci e posso suggerirti un paio di letture utili ad ampliare la tua visione e la tua conoscenza.
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