Voglio parlarti della MINDFULNESS, uno degli strumenti che ho messo in atto per contrastare efficacemente la malattia, cose che puoi fare anche tu assumendo un ruolo attivo nel tuo processo di cura.
In questo progetto divulgativo ti parlo di come affronto la malattia e di cosa ho messo in atto per migliorare il mio percorso, cose che puoi fare anche tu assumendo un ruolo attivo nel tuo processo di cura.
Ti ho parlato più volte della respirazione e dei benefici che ho ottenuto in termini di riduzione della confusione, dello sconforto e dell’ansia che mi hanno travolto nei primi momenti dopo la diagnosi.
In questo articolo voglio parlarti del passo successivo che ho compiuto, introducendo la meditazione nella mia routine quotidiana.
COSA È LA MINDFULNESS
Ti parlo di mindfulness, di meditazione e ti consiglio di praticarla al più presto in quanto è uno strumento molto utile per rinforzare la tua lucidità e la tua autostima.
Hai capito bene: lucidità e autostima. Non fare l’errore di pensare che la mindfulness sia una esperienza mistica o religiosa, un modo per sfuggire alla realtà oppure che il suo fine ultimo sia solo il rilassamento.
Ed è vero che le origini della mindfulness vanno ricercate nella filosofia buddhista, ma non voglio soffermarmi sugli aspetti filosofici o religiosi, su termini in sanscrito che forse sono lontani dalla tua cultura.
Io ti propongo la tecnica, l’essenziale in quanto i benefici che ricevi se la pratichi con costanza sono concreti.
L’obiettivo della mindfulness è quello di raggiungere la consapevolezza di sé, dei propri pensieri, delle proprie sensazioni in modo da osservare la realtà per quella che è nel momento presente in maniera distaccata e non giudicante.
Diversamente dal tuo comportamento abitudinario che ti porta a esprimere costantemente giudizi, a elaborare con la mente tutto ciò che vivi, questa osservazione distaccata della realtà ti aiuta a considerare le tue sensazioni, i tuoi pensieri negativi per ciò che sono, ossia come prodotti della tua mente.
Ciò significa che con la pratica costante possono essere controllati, evitando così che possano causare ulteriore sofferenza che a te non serve e che anzi compromette il tuo processo di cura.
In pratica è sempre lo stesso concetto: dipende da una tua scelta:
- Da un lato c’è la malattia con tutto quello che comporta, difficoltà e disagi oggettivi.
- Dall’altro lato c’è il tuo modo di gestire la malattia, la tua reazione emozionale e il tuo conseguente atteggiamento.
Ti interessa il mio modo di affrontare la malattia?
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LA MIA ESPERIENZA DIRETTA CON LA MINDFULNESS
La mindfulness mi ha aiutato molto a:
- identificare cosa potevo mettere in pratica per contrastare efficacemente la malattia.
- quale atteggiamento assumere
- come comunicare con gli altri
- come occuparmi del mio corpo e della stanchezza
- come occuparmi della sensazione di disagio e altri aspetti che certamente conosci anche tu.
Per me è stato come essere un naufrago su un’isola deserta: se la respirazione consapevole è stata la prima cosa pratica che mi ha in qualche modo aiutato a superare lo shock iniziale, la mindfulness mi ha permesso di mettere ordine, di mettermi le mani nelle tasche come farebbe un naufrago alla ricerca di tutto ciò che poteva essermi utile per sopravvivere.
MINDFULNESS: ISTRUZIONI PER L’USO
E la pratica della mindfulness è molto semplice
È sufficiente che tu stia seduto in modo confortevole su dei cuscini o su una sedia ad occhi chiusi e che porti attenzione al tuo respiro e ai movimenti del tuo addome.
La sfida è farlo a ogni respiro, a ogni inspirazione e ogni espirazione perché la tua mente, che non vuole perdere il controllo, ti porterà a distrarti con mille pensieri.
Ma con la pratica riuscirai a raggiungere la consapevolezza del tuo respiro e con il tempo potrai estendere la consapevolezza al tuo essere più profondo, ai tuoi pensieri, alle tue emozioni e alla realtà circostante.
Bastano una decina di minuti al giorno per iniziare, brevi sessioni di meditazione ma poi il tempo di meditazione può poi essere aumentato man mano che si acquisisce esperienza e secondo le proprie necessità.
Se non conosci questa pratica e vuoi saperne di più, contattami.
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