In questo video voglio ancora parlarti di convinzioni limitanti e di una tecnica che può aiutarti a modificare il tuo stato emozionale condizionato dalle tue stesse convinzioni.
I pensieri negativi sono le colonne portanti delle nostre convinzioni limitanti, quei pensieri ricorrenti che ti fanno credere di non essere in grado di fare una certa cosa, di non valere niente e che condizionano il tuo modo di agire a tal punto che queste convinzioni si concretizzano realmente.
Sembra paradossale quello che sto per dirti, ma questo meccanismo è alimentato da una sostanza che rilasciamo noi stessi. Devi sapere che quando un pensiero che hai conferma una tua convinzione, un tuo paradigma, la tua mente rilascia DOPAMINA, una sostanza che genera una sorta di gratificazione mentale.
E succede a prescindere che lo stato emozionale sia positivo o negativo, dato che il cervello non fa differenza.
Può anche capitare di essere colti improvvisamente da uno stato mentale negativo.
Sei consapevole che una certa situazione non ti fa stare bene, non vorresti continuare a pensarci, ma la testa non ti permette di farlo, come se in qualche modo la dopamina che rilasci ha creato una sorta di dipendenza.
Ed è così che crei da solo la tua gabbia dorata.
PENSIERI NEGATIVI: LA TECNICA IN 4 MOSSE
Per interrompere questo meccanismo esiste una tecnica che ho appreso tempo fa e che ti voglio suggerirti: è divisa in quattro fasi e per facilitare la comprensione alla fine ti farò un esempio esplicativo.
Passo #1: dai un nome allo stato emotivo
Il primo passo è dare un nome a questa emozione che ti assale. È molto importante questo aspetto in quanto definire un’emozione ti permette di non identificarti in essa. Puoi prendere le distanze, spostarti in un’area meno emozionale e più razionale del tuo cervello e provare ad intervenire su di essa e i pensieri per modificarla.
Passo #2 : cerca il pensiero che lo alimenta
Il secondo passo è cercare il pensiero che alimenta il tuo stato emotivo. Cercare il pensiero scatenante è fondamentale: quando un tuo pensiero è allineato ad una tua convinzione profonda, scatta il meccanismo di gratificazione, sia che lo stato emotivo sia positivo o negativo.
È il pensiero che attiva il rilascio di dopamina, che ti fa stare bene, nella tua zona di comfort, anche se lo stato emozionale è negativo.
Ed è per questo motivo che alcune persone amano stare in stati mentali negativi, perché inconsciamente provano una sensazione di appagamento ed è il motivo per cui io definisco la zona di comfort una gabbia dorata.
Passo #3 : crea il pensiero opposto
Il terzo passo è il più complicato: devi creare un pensiero opposto a quello che genera il tuo stato emozionale. Smetti di reagire alla realtà e inizia a crearne una nuova.
Non sarà per niente facile perché il nuovo pensiero blocca il rilascio della dopamina che ti fa stare bene. La tua mente proverà quindi a non farti seguire la nuova strada. Il tuo nuovo pensiero sembrerà non veritiero, irreale.
Ci vuole costanza e ci sono diversi strumenti come la visualizzazioni o le affermazioni positive che aiutano a creare questo cambio di pensiero.
Passo #4 : cerca il ricordo conforme al nuovo pensiero
Il quarto passo aiuta in questo processo. Devi cercare nella tua memoria dei ricordi dove il tuo nuovo pensiero trova conferma.
Alla tua mente piacciono i ricordi e se richiami alla mente episodi positivi in linea con il tuo nuovo pensiero ti renderai conto che il tuo stato emozionale negativo nel quale eri immerso stava offuscando completamente il ricordo delle tue qualità.
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UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE
Per rendere tutto più chiaro ti faccio un esempio.
Immagina una persona depressa, avvilita, arrabbiata perché nessuno sembra capire il suo disagio, la sua stanchezza. Si sente esclusa.
Passo #1: nome emozione
Da il nome RABBIA a questo stato emozionale, ma capisce che è solo una emozione che sta provando. Lei non è solo rabbia.
Passo #2: pensiero scatenante
Il pensiero di non essere capita dagli altri è allineato alla sua convinzione di non valere più molto e questo allineamento fa rilasciare dopamina, che la rende dipendente da questa sensazione di essere inutile.
Passo #3: pensiero opposto
Genera quindi un pensiero opposto: io valgo a prescindere da quello che pensano gli altri, posso dare ancora tanto, posso dare il mio contributo.
Passo #4: ricordo che conferma
Raccoglie nella mente ricordi di quando è stata apprezzata per le sue qualità, a quanti piccoli successi ha ottenuto nella sua vita.
Con costanza questo nuovo modo di pensare cambia il suo stato emozionale, le ridà nuova linfa, nuova voglia di fare, di proporre, di reagire.
Questo cambio di atteggiamento la rende più interessante per le persone che incontra e che le stanno intorno. Ora è più facile comunicare e interagire con lei e la qualità della sua vita migliora di conseguenza.
IN CONCLUSIONE
Ricorda i quattro passaggi:
- da un nome all’emozione
- cerca il pensiero scatenante
- genera un pensiero opposto
- cerca gli episodi e i ricordi che lo sostengono.
E soprattutto pensa: la realtà esterna dipende molto dalle nostre credenze interiori e abbiamo sempre la scelta di cambiare le nostre abitudini.
Sperimenta questa tecnica e credimi: più questo procedimento diventa fluido e più sarà facile interrompere uno stato mentale negativo. Se hai bisogno di una mano, io ci sono. Prenota una call gratuita con me.
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