Sclerosi Multipla: pianifica un’ora al mattino per rinascere

9 Gennaio 2022

In questo articolo vorrei proporti un suggerimento: pianifica un’ora al mattino per recuperare energia ed iniziare a gestire in prima persona del tuo percorso di cura. È tempo di cambiare il tuo atteggiamento.

Il tuo oscuro compagno di viaggio non collabora: sei stanco, stressato, vivi tutto con preoccupazione per il futuro che ti attende mentre le difficoltà e l’isolamento aumentano.

L’IMPORTANZA DEL MATTINO.

Se hai già visto sulla mia pagina il video sulla gestione del tempo, questo nuovo video rappresenta per te un passo successivo. Se invece non l’hai ancora visto, ti suggerisco di farlo, in quanto contiene delle riflessioni sulla gestione del tempo e indicazioni su come il controllo del tempo può diventare un prezioso alleato per contrastare la nostra malattia.

Già, ho detto “nostra malattia” in quanto anche io, come probabilmente già sai, sono affetto da Sclerosi Multipla, e in questi video ti propongo la mia diretta esperienza da malato e di quanto ho appreso e sperimentato in questi anni. E nei miei video insisto molto sul cambio di atteggiamento che dovresti al più presto assumere nei confronti della tua malattia, assumere cioè un ruolo attivo nel tuo percorso di cura, un ruolo da protagonista.

Fin dai primi momenti in cui ho capito chi mi aveva affiancato in questo viaggio, quel passeggero che conosci bene anche tu mi è entrata il testa una frase che avevo sentito pronunciare da uno dei protagonisti di un film meraviglioso, Nuovo cinema Paradiso di Tornatore: “ora che ho perso la vista, ci vedo di più.

Ho capito che nella vita può accadere di tutto ma ci si può sempre adattare. ?e una questione di atteggiamento. Non siamo immortali, ma possiamo essere mutevoli. Quindi il tempo che mi resta, ho pensato subito, lo voglio vivere con qualità eccellente, voglio vedere meglio, voglio scegliere cosa vedere.

Ora è evidente che la tua patologia condiziona prepotentemente la vita pratica, lavorativa e sociale. E il tuo compagno di viaggio non collabora: sei stanco, stressato, vivi tutto con preoccupazione per il futuro che ci attende mentre le difficoltà e il nostro isolamento aumentano.

Un aiuto molto valido per fermare questo trascinarsi passivo giorno per giorno  l’ho avuto leggendo un libro, The Miracle Morning, di Elrod. Parla di una routine mattiniera basata su sei punti da eseguire al mattino appena svegli. 

Quindi in questo video non ti voglio parlare in generale di come poter ottimizzare l’utilizzo del tuo tempo durante l’intera giornata, ma di come puoi organizzare una singola ora del mattino. Sto parlando di un’ora di tempo “investito” come ti ho spiegato nell’altro video sulla gestione del tempo.

Ho scelto il mattino non solo perché il libro lo suggerisce, ma in quanto, nell’intimità della mattina, quando possiamo essere soli con noi stessi e senza essere disturbati da nessuno, è possibile riflettere, analizzare, pianificare il nostro tempo, fare esercizi o quant’altro ci permetta di curaci, occupandoci solo noi stessi, nel profondo della nostra essenza. 

E non sottovalutare nemmeno la forza di fare qualcosa mentre gli altri dormono, a mente fresca, senza nulla che possa distogliere la tua attenzione.

Se ci provi, avrai benefici immediati nella gestione della tua malattia, ma sarà solo un primo passo in quanto il valore che potrai recuperare è molto di più: diventi responsabile della tua cura, non deleghi semplicemente a qualcosa oppure a qualcuno la soluzione dei tuoi problemi. Con un atteggiamento proattivo sei spinto ad evolverti, a crescere, a rinforzare la tua autodeterminazione

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LA ROUTINE IN DETTAGLIO


Si tratta di prendere un’ora alla mattina, appena sveglio, e dividerla in sei momenti da 10 minuti. Puoi provare anche per più tempo: dipende dalle tue esigenze, dalla tua disponibilità ma non deve dipendere dalle tue abitudini. Quelle le vogliamo cambiare. Il viaggio parte dal primo passo che compi, pronto ad accogliere quello che il nuovo cammino può offrirti. 

Dividi la tua ora in sei momenti, sei attività da dieci minuti, e dedicale a:

  • silenzio
  • affermazioni 
  • visualizzazione 
  • esercizi
  • leggere 
  • scrivere

DEDICA 10 MINUTI A QUSTE ATTIVITÀ

Silenzio

10 minuti di meditazione, alla ricerca del silenzio mentale;

Affermazioni

10 minuti alle affermazioni, positive. Dichiara cosa vuoi realmente, perchè lo vuoi, cosa farai per raggiungere i tuoi obiettivi; 

Visualizzazioni

10 minuti alla visualizzazione. Immagina nella tua mente cosa vuoi veramente, chi devi diventare per raggiungere i tuoi obbiettivi, crea un’immagine di te nel momento che riesci a realizzare i tuoi desideri;

Esercizi

10 minuti di esercizi, al netto delle tue difficoltà, ma con l’atteggiamento di chi vuole fare un passo in più rispetto a ieri;

Lettura

10 minuti di lettura creativa e attiva, biografie di personaggi positivi, libri motivazionali. Sottolinea, prendi nota, vivi i libri, apprendi;

Scrittura

10 minuti di scrittura prendi nota delle idee che ti vengono, degli obiettivi, cosa hai raggiunto e cosa farai per raggiungere il prossimo passo.

Io ho adattato questa tecnica alla mia disabilità, estendendo progressivamente anche i tempi per gli esercizi fisici ad esempio e non solo durante la mattina, ma soprattutto  focalizzandomi sulle difficoltà concrete che quotidianamente affronto e su piccoli obiettivi che voglio e posso raggiungere. 

  • Camminare per un chilometro con dei bastoni? 
  • Togliere i vestiti dalla cyclette ed iniziare ad usarla almeno per 11 minuti? e domani 12?
  • Scoprire come spiegare ai tuoi figli perché papà è spesso stanco e non li può accompagnare? 

Questi sono solo degli spunti, giusto per farti capire che il tuo ruolo nell’evoluzione della malattia è fondamentale.

La malattia ti trasforma, ma sei tu a determinare se può diventare una grande opportunità di crescita personale.


Se ti piace il video e sei interessato al mio approccio alla malattia o se hai domande e curiosità, scrivilo nei commenti

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    Paolo Boffa

    Paolo Boffa

    Aiuto le persone affette da sclerosi multipla a ottenere la forza mentale e fisica necessaria per affrontare positivamente le difficoltà e riacquistare un nuovo benessere.A differenza di altri coach o fisioterapisti non affetti dalla patologia, propongo la mia diretta esperienza da malato, aspetto che mi permette una profonda condivisione, fondamentale per comprendere il livello del disagio dei malati, delle loro difficoltà e consentendomi di fornire loro gli strumenti più adatti al raggiungimento degli obiettivi che si sono posti.

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