Nonostante le tre forme di SM siano differenti per manifestazione e decorso, i sintomi e i disturbi della sclerosi multipla sono simili e ricorrenti.
Sul mio blog nei due capitoli precedenti ti ho già parlato in generale di come una reazione esagerata del tuo sistema immunitario possa generare la Sclerosi Multipla e di come la malattia possa manifestarsi in tre tipologie differenti.
In questo capitolo vorrei fornirti un elenco dei sintomi più ricorrenti che caratterizzano il nostro oscuro compagno di viaggio.
I SINTOMI PRINCIPALI
È molto importante chiarire subito un aspetto: si tratta solo di un elenco. Non significa che verrai colpito da tutti questi sintomi oppure che se ti accorgi di soffrirne di uno sei sicuramente un malato di Sclerosi Multipla.
Ritengo che un simile elenco può servirti non per aumentare inutili allarmismi, ma al contrario velocizzare i tempi di diagnosi, fondamentali anch’essi per rendere più efficace e tempestivo il contrasto, sia da un punto di vista farmacologico, sia da un punto di vista di approccio generale.
I sintomi sono anche la manifestazione di un disagio, un segnale che il corpo ci invia e sul quale è opportuno indagare. Assumendo un ruolo attivo nel tuo processo di cura è importante riflettere anche sulla causa e non solo sul risultato.
È possibile che i disturbi interessino la sensibilità di braccia e gambe, disturbi del movimento o della vista, dove l’infiammazione del nervo ottico determina uno sdoppiamento dell’immagine oppure una visione sfocata.
Molti pazienti soffrono anche di una forte stanchezza o di difficoltà di concentrazione. Infatti l’SM può manifestarsi anche attraverso sintomi cognitivi afferenti l’attenzione, il pensiero e la percezione.
Ciò avviene a dipendenza della regione colpita ed è per questo motivo che anche le cure hanno un impatto differente da individuo a individuo.
ELENCO DEI SINTOMI PRINCIPALI
- Disturbi della vista
- disturbi dell’equilibrio (andatura, vertigini)
- Disturbi cognitivi (concentrazione, attenzione)
- Disturbi del linguaggio
- Disturbi della deglutizione
- Fatica, affaticamento cronico, stanchezza fisica o cognitiva
- Disturbi vescicali e dell’intestino
- Disfunzioni sessuali
- Debolezza muscolare
- Disturbi della sensibilità (al tatto, percezione della temperatura)
- Limitazioni della mobilità
- Spasmi muscolari
- Rigidità muscolare
A tutto ciò vanno aggiunte ansia, panico, depressione e sbalzi di umore che è bene dirlo sono più dovute alla tua reazione ad un sintomo e meno alla malattia e sui quali tu puoi intervenire efficacemente se decidi di assumere un ruolo attivo nel tuo percorso di cura.
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I SINTOMI PIÙ COMUNI
Spendo qualche parola per i sintomi più comuni che ho riscontrato confrontandomi con diversi pazienti durante questi anni.
Stanchezza cronica (Fatigue)
Sensazione di essere esausti anche se l’attività svolta non richiede un particolare impegno fisico o mentale. Ne ho parlato specificatamente in questo articolo.
Disturbi visivi
Episodi che spesso si manifestano nella fase iniziale della malattia: sdoppiamento della vista, oscillazione involontaria, annebbiamento.
Disturbi della coordinazione – rigidità
Difficoltà di deambulare fluidamente, disturbi dell’equilibrio, vertigini o tremori. Pesantezza o rigidità muscolare che a volte si manifesta con crampi o spasmi.
Disturbi cognitivi
Difficoltà a mantenere la concentrazione, a ricordare, a stare attenti oppure ad effettuare calcoli, a svolgere più cose contemporaneamente o a pianificare. Sensazione di essere confusi, annebbiati.
Disturbi delle sensibilità
Formicolii, sensazioni di avere un calzino ai piedi. Ridotta sensibilità al tatto, al caldo e al freddo, al dolore.
Disturbi vescicali e intestinali
Irresistibile bisogno di urinare, perdita involontaria di urina e difficoltà a svuotare completamente la vescica; stitichezza oppure difficoltà a trattenere.
CONCLUSIONI
Non essendo qualificato non andrò ad elencarti tutti i farmaci che sono in uso e che possono in qualche modo alleviare la tua sintomatologia ed aiutarti a contrastare la forma di Sclerosi multipla che ti affligge.
La ricerca farmacologica è sempre attiva e fa progressi costanti, ma il mio scopo è di occuparmi del fattore umano, delle conseguenze sottili che questa malattia implica e delle contromisure che anche tu puoi mettere in atto da subito.
Depressione, ansia, perdita di interesse o di speranza sono tutte conseguenze che amplificano i sintomi e accelerano la progressione della malattia. Sulla base della mia esperienza personale da paziente, ritengo fondamentale suggerirti di assumere un ruolo attivo nel processo di cura.
Non sei la malattia, sei molto di più e dentro te sei già in possesso di strumenti, risorse utili per affrontare questa delicata fase della tua vita.
In questi anni sono riuscito a occuparmi efficacemente di molti aspetti connessi al nostro oscuro compagno di viaggio e sono sicuro che potresti farlo anche tu.
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