Per recuperare un po’ di forma fisica e ritrovare la mia motivazione, ho deciso di auto-sfidarmi: lo scopo è recuperare un po’ di muscolatura ed elasticità. Come tutti ho patito il caldo eccessivo di un’estate veramente torrida che mi ha impedito di svolgere quel minimo di attività fisica necessaria a mantenere un minimo di elasticità.
In questi casi poi scattano meccanismi di comportamento automatici, le nostre convinzioni limitanti che ci spingono a rinviare o rinunciare, facendo venire meno la nostra volontà.
Per non cadere in questa trappola, ho trasformato il mio obiettivo in una sfida.
In questo articolo ti propongo il bilancio, unitamente a qualche riflessione che credo possa essere utile per chi ha intenzione di uscire da una situazione che lo disturba ma non sa come fare.
MOTIVAZIONE
Innanzi tutto uno scopo, chiaro e definito: il mio era quello di recuperare un po’ di muscolatura ed elasticità: il caldo di quest’estate mi ha impedito di fare la mia routine quotidiana e mi sono trovato davanti alla scelta: rinunciare a provarci o rimboccarmi le maniche.
Ho pensato quindi di lavorare anche su questo delicato aspetto, cercando di rinforzare la mia autostima portando a conclusione una sfida, senza tentennamenti.
In linea con le mie difficoltà fisiche ho deciso di fare tutti i giorni, per un mese, 5 minuti di ellittica e di ripetere due volte al giorno l’esercizio.
STRATEGIA
Conoscendo bene i meccanismi mentali che metto in atto per sabotarmi, la pigrizia che nasconde la paura del fallimento, ho messo in atto una strategia per me molto efficace: ho deciso di riprendermi e rendere pubblica la mia sfida sui social.
Avevo usato questo stratagemma anche in un’altra occasione: ne parlo in questo articolo dove tratto il tema della forza di volontà.
Detesto fare brutte figure e perdere la faccia. È il mio ego. La mia Importanza Personale, come la chiamava Castaneda. Quindi dichiarando le mie intenzioni pubblicamente mi sono sentito obbligato a non mollare. Ho trasformato un probabile difetto in uno strumento utile a motivarmi.
DIFFICOLTÀ
La strategia è risultata molto efficace: già dopo una settimana volevo smettere. Le gambe erano rigide, doloranti. Senza i filmati e il sostegno diretto o indiretto avrei mollato di sicuro.
Mi è stato utile introdurre nella sfida il freddo. Approfittando della piccola piscina in giardino ho potuto notare che dopo qualche minuto immerso a 14-15 gradi il mio esercizio risultava meno faticoso. E questo aspetto ha contribuito a darmi la forza di proseguire per mantenere fede all’impegno.
Il freddo è un potente alleato. Ne parlo anche in questo articolo.
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RISULTATI
L’esercizio è diventato più fluido. Oggi ho fatto l’ultimo bagno in piscina e poi ho iniziato con l’ellittica. Arrivato ai cinque minuti abituali, visto che la sfida era finita ho continuato e mi sono fermato dopo 10 minuti.
Capisco: per molti 5 -10 minuti non sono molto. Ma siamo tutti diversi, ognuno ha i propri obiettivi e per me passare da 5 a 10 significa molto. Mi gasa e mi spinge ad alzare la mia asticella.
LEZIONI APPRESE
- Ho sperimentato in concreto cosa significa l’espressione ”il nostro successo dipende da come affrontiamo le nostre sconfitte e le nostre paure”.
 - La tecnica dei piccoli passi è un portento: avere una chiara strategia ti porta ad avere risultati e se scomponi il tuo obiettivo in piccoli passi raggiungibili puoi trovare nuova forza e rinforzare la tua motivazione.
 
SVILUPPI E OBIETTIVI FUTURI
Al netto delle difficoltà, essere riuscito ad essere costante per un mese mi ha fatto vedere che con impegno qualcosa si può ottenere. Qualcosa di concreto. Un nuovo scalino dal quale ripartire. Quindi continuerò, aumentando un po’ l’intensità, costantemente. In modo che non sia una battaglia, ma piuttosto uno scorrere.
IN CONCLUSIONE
Provare, provare, provare. Non dalla prossima settimana, dal prossimo mese o in primavera. Da oggi. Ne vale la pena.
Chiamami se vuoi una mano per trovare la tua strada, il tuo ritmo, se sei davanti ad un ostacolo e non trovi la giusta motivazione per raggiungere il tuo obiettivo.
Ti lascio con questo messaggio, tratto da un film che ho amato molto: è una riflessione che ho sempre in testa e che può servire a tutti. Anche a te.
“L’unico vero fallimento è rinunciare a provarci. E il nostro successo dipende da come affrontiamo le sconfitte. Perché dobbiamo farlo. Sempre.
Possiamo essere criticati perché ci sentiamo troppo vecchi per cambiare? Perché abbiamo troppa paura delle sconfitte per ricominciare da capo?
Ci alziamo ogni mattina e facciamo del nostro meglio. Ed è quello che conta.”
[dal film Marigold Hotel]











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