In questo articolo voglio suggerirti alcuni spunti di riflessione, utili per il controllo e la gestione del tempo, in modo da trarne beneficio nella gestione della tua malattia.
Se vuoi imparare a strutturare la tua giornata in modo da avere a disposizione sempre una parte di tempo solo per te da dedicare alla tua malattia, le osservazioni che ti propongo in questo video ti posso essere utili per prestare attenzione a certi comportamenti che adotti e provare a creare un cambio di abitudine che ti dia più tempo per le tue esigenze.
COSA È VERAMENTE IL TEMPO PER NOI?
Ti parlo della gestione del tempo in quanto, confrontandomi con altri pazienti colpiti da sclerosi multipla, ho riscontrato che molti di loro si sentono sempre sotto pressione ma non riescono a gestire con consapevolezza la malattia durante la loro giornata, si limitano soltanto a subirla passivamente aspettando un aiuto da qualcuno o da qualcosa.
Hai anche tu l’impressione che gli altri non capiscono la tua stanchezza, che tu hai i tuoi ritmi e hai bisogno sovente di riposo? Hai sempre l’impressione di essere tirato per la giacca da impegni o doveri da un lato e malattia dall’altro?
Hai un’arma segreta a disposizione per risolvere definitivamente questo aspetto della malattia: si chiama gestione del tempo.
Sulla base della mia esperienza da paziente posso dirti che è importante che poni l’attenzione sul tuo tempo, su cosa rappresenta per te e come lo utilizzi perché se lo sai gestire puoi utilizzarlo per recuperare un poco del benessere che cerchi.
Ciò di cui ti sto per parlare non è un segreto, lo puoi trovare in molti libri motivazionali che trattano argomenti come la crescita personale, la crescita spirituale o altro. La differenza sta nell’applicare questi concetti alla nostra esperienza di vita già condizionata da una patologia altamente invalidante.
Io, sperimentando queste tecniche sulla mia pelle, posso dirti che gestire il tempo è fondamentale per contrastare positivamente il tuo ritmo di vita, spesso così frustrante e molto stancante sia a livello fisico che psicologico e mentale.
Avrai così la possibilità, come l’ho avuta io, di recuperare energia, calma, quiete per gestire il tuo corpo, le tue relazioni, la tua qualità di vita insomma.
Ho scritto anche un articolo che parla di una delle conseguenze della cattiva gestione del tempo: LA PROCRASTINAZIONE. Puoi leggerlo cliccando qui.
Il tempo può essere suddiviso in tre gruppi: Tempo Sprecato, Tempo Speso e Tempo Investito.
LE TRE CATEGORIE DI TEMPO:
- TEMPO SPRECATO
- TEMPO SPESO
- TEMPO INVESTITO
Nel nostro caso, all’interno di questo terzo gruppo importante, il tempo investito, possiamo inserire il Tempo Per Il Passeggero, questo compagno di viaggio che ben conosci e che condiziona la qualità della tua vita.
Tutte e tre le tipologie di tempo servono, sono anzi necessarie al nostro equilibrio. La cosa però fondamentale è capire come questi gruppi si spartiscono le ore che compongono la tua giornata.
Ehi, intendiamoci, siamo tutti simili e nessuno è perfetto, io per primo. Ma se provi ad osservare il tuo tempo puoi avere in dono delle sorprese.
Te le presento in dettaglio:
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Il tempo sprecato
Essenzialmente basta un dito e uno schermo, oppure un telecomando. È il tempo che dedichi a stare sui social, o allo zapping in tv.
Non dico che non devi farlo, può essere utile un momento di pausa o può diventare un rituale per chiudere la giornata lavorativa.
Diciamo, è come tirare una riga e passare ad altro.
Attenzione però allo spessore della riga in modo da non farla diventare una serie infinita di pagine piene di scarabocchi, il tempo passa e non ritorna.
Il tempo speso
A prima vista può sembrare anche tempo sprecato, ma non lo è, in quanto è frutto di una tua scelta consapevole.
Decidi ad esempio di dedicare del tempo per vedere un film, perché vuoi farlo con chi ami, o semplicemente hai bisogno di emozioni, di tenerezza o di puro divertimento.
Fa bene al tuo spirito e di riflesso anche a quello degli altri, perciò non è tempo sprecato.
Il tempo investito
Questo è il settore del tempo più produttivo. È il tempo che passi al lavoro o che decidi di investire per la tua formazione oppure per la tua crescita personale.
Ed è qui ovviamente che va collocato il tempo che vuoi investire per contrastare il tuo ospite non gradito, il tempo per il passeggero.
È qui infatti che puoi dedicare del tempo allo studio e alla ricerca di una strada alternativa alla pur sempre necessaria cura farmacologica, in modo che però essa non sia l’unica possibilità che ti concedi e che anzi tu possa diventare un protagonista attivo della tua cura.
È qui che puoi trovare il posto per fare qualche piccolo esercizio fisico, trovare il tempo per meditare, scrivere o fare esercizi di respirazione. Tutte attività che ti portano in contatto con la tua parte più intima, quella più colpita da questo disequilibrio e che necessita anch’essa di essere ascoltata.
Vuoi una prova concreta? Prova a fare questo piccolo esercizio, anche solo per una settimana.
UN ESERCIZIO DI SCRITTURA
Carta e penna, comincia ad annotare quotidianamente tutto quello che fai durante la giornata e quanto tempo dedichi ad ogni attività: lavoro, tv, social, spesa, mangiare…. Sii investigatore di te stesso, un metodico e scrupoloso osservatore.
Non un romanzo, solo un elenco di attività con i tempi. Fai una bella lista e dopo una settimana assegna ogni attività che hai annotato ad ognuna delle tre tipologie di tempo di cui ti ho parlato e poi, fai la somma delle ore.
Più sarai stato accurato e meticoloso più potrai vedere come utilizzi il tuo tempo e inizierai a capire dove prendere dello spazio, dove recuperare del tempo per poter focalizzare tutto te stesso e provare a limitare efficacemente gli effetti derivanti dalla tua condizione, come lo stress, l’ansia o la debolezza cronica.
Con me e non solo ha funzionato, e se sono qui a parlartene dall’altra parte dello schermo lo devo anche a questo.
Non dimenticare che il tuo ruolo nella cura è fondamentale. E non voglio darti illusioni o crearti aspettative, solo condividere con te quello che ho imparato fino ad ora, impegnandomi a fondo per creare un cambiamento ad un percorso che tutti definiscono inesorabile. Ma non io. E scommetto che non lo pensi nemmeno tu.
Se ti può interessare il mio approccio alla malattia contattami e vedremo insieme come posso esserti utile
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