Oggi ritorno in ospedale per la seconda parte della somministrazione della mia terapia farmacologica per la sclerosi multipla. Vi racconto cosa è capitato settimana scorsa che ha reso necessario questo ulteriore passaggio in ospedale.
Praticamente il farmaco che io assumo ogni sei mesi mi viene somministrato attraverso una flebo, che viene preparata direttamente dall’ospedale che diluisce il farmaco con una soluzione.
Venerdì scorso, prima di procedere con la flebo da loro preparata, si sono accorti che questa volta nel loro preparato era presente un componente minerale che non era previsto dal protocollo del medicamento. Hanno allora interrotto la somministrazione e chiesto lumi alla casa farmaceutica, la quale ha ordinato di usare un altro tipo di soluzione per diluire il farmaco.
Così, non essendo disponibile in ospedale una dose di farmaco sufficiente per preparare una nuova flebo, hanno potuto solo prepararne una mezza dose. Oggi sono quindi tornato per prendere il resto previsto dalla terapia.
Comunque venerdì scorso ho assistito ad un fenomeno paranormale o quantomeno curioso che voglio raccontare. Dovete sapere che prima di prendere il farmaco in flebo (che segue precise tempistiche, cambio di velocità ogni mezz’ora eccetera eccetera ) prendo un cocktail di antistaminici e cortisone, per prevenire eventuale febbre o infiammazioni.
Finita questa somministrazione e in attesa di cambiare la flebo, all’improvviso l’orologio a muro si è staccato dalla parete ed è caduto a terra. Da solo.
- L’infermiera era appena uscita…
- Colpa della orrente d’aria…
- Tutto quello che vi viene in mente va bene.
Ma resta il fatto che l’orologio a muro si è staccato dalla parete ed è caduto a terra. Apparentemente da solo.
Da quel momento sono iniziati i ritardi su una procedura che ormai conosco a memoria, una sospensione temporanea in attesa di informazioni dalla casa farmaceutica.
Poi la decisione di farmi assumere solo mezza dose e di fissare un nuovo appuntamento per la quantità mancante della terapia.
Magari è solo una coincidenza anzi sicuramente lo è.
Sicuramente non rischiavo nulla, i controlli di sicurezza sono elevatissimi e questo episodio ne è una prova concreta.
Forse quella soluzione che stavano per usare (perché la usano normalmente) l’hanno usata anche le altre volte durante le quali ho assunto il farmaco senza problemi e si sono accorti casualmente.
Sicuramente i controlli dell’ospedale sono talmente elevati che non rischiavo niente. In fondo si trattava un minerale normalmente in uso…. però è successo. L’orologio si è staccato dalla parete da solo, davanti ai miei occhi.
Chiamateli Angeli, Santi, Spiriti guida, preghiere, Fede, segnali o semplicemente coincidenze irrilevanti che fanno abboccare da tempo immemore creduloni, polli e pollastri.
Io sono certo solo di una cosa. Quando attraversiamo un momento difficile un episodio del genere scalda il cuore. L’idea che un Amore, un Divino Superiore sia sopra noi è troppo grande da capire da soli fino in fondo.
Questo episodio mi permette di sottolineare un aspetto per me fondamentale: nel percorso di cura rientrano tante componenti diverse, non solo la terapia farmacologica ma anche l’atteggiamento, la tua attitudine mentale.
Sono convinto che siamo un tutt’uno con l’universo, non solo un insieme di cellule e sostanze organiche che ruzzola casualmente come un dado giorno dopo giorno.
Sono troppo piccolo o troppo ignorante per dare un nome, per definire in maniera univoca quale aspetto sia più importante: scienza o spiritualità, fede o ragione. Ne tantomeno voglio prendere una bandiera da sventolare in suo nome con assoluta certezza.
Però la strana sensazione che ti pervade quando ti capita qualcosa di simile è quasi tangibile, concreta. La percepisci con chiarezza se sei attento, a prescindere dalla tua fede, dal tuo credo, dalle tue convinzioni.
Un po’ come una pacca sulla spalla di un amico che non vedi da un po’, una carezza che non ti aspetti ma che arriva al momento giusto. Quando serve.
0 commenti